Oggi si fa un gran parlare della tecnologia Blockchain. Siamo in un momento storico in cui questa innovazione sta catalizzando moltissime attenzioni, ma troppo spesso si rimane incagliati in una confusione ancora abbastanza generalizzata, tra Criptovalute, Bitcoin, Piattaforme Blockchain, Smart Contract e quant’altro.

Lo abbiamo chiesto al dott. Giampiero Zito, Ceo ed Innovation Manager di Mediterraneo Lab 4.0 società di consulenza strategica e direzionale.

D: Cosa è la blockchain per lei?
R: Al di là delle definizioni più o meno note della blockchain, dei suoi diversi protocolli di validazione (proof of work o Proof of stake), o dei diverse tipologie di blockchain (open/pubbliche o chiuse/private), per me la blockchain è più che una tecnologia che permette di gestire in sicurezza i dati digitali e di rendere i dati tracciati e immodificabili sui registri distribuiti, di fatto certificando tutto ciò che ha un valore, non solo le monete. La Blockchain può cambiarci la vita e il modo in cui la guardiamo!

D: Come può cambiarci la vita?
R: Innanzitutto ci dà la possibilità di creare una identità digitale certificata e inviolabile attraverso la crittografia. Lei si potrà chiedere cosa cambia rispetto ad un operatore attuale che permette di identificare la persona?! Le differenze sostanziali sono due: la prima è che la registrazione di persone su blockchain private, c.d. “permissioned” avvengono sulla base di procedure stringenti come la KYC (know your custode) e AML (anti machine laundering)¸ la seconda è che i dati inseriti sui registri distribuiti non sono più modificabili. O meglio il soggetto potrà farlo, ma rimarrebbe sempre traccia sui registri di ogni singola operazione a cui corrisponde una stringa di codice “hash”.

D: Dunque tutto questo a che scenari porta?
R: Beh si immagini quanto tempo verrà risparmiato dagli operatori che si occupano della veridicità delle informazioni ad esempio negli appalti pubblici, piuttosto che nel rispetto dei contratti/clausole (es: immobiliare), oltre che nella semplificazione dei processi di individuazione dei livelli di responsabilità civile, penale e amministrativa.

D: E per le imprese?
Tutto ciò porta le imprese a rivedere completamente il proprio modello di business. Prima il valore di una azienda era percepito dal consumatore sulla forza del brand, dello storytelling, sul racconto a volte fazioso della sostenibilità di prodotti e processi. Oggi con la blockchain non la puoi raccontare a nessuno: sono certificati e registrati l’identità ma anche l’origine dei prodotti, le modalità di trasporto/consegna, i contratti/obbligazioni, le competenze formali e non formali di una persona/lavoratore, le attività lavorative, il suo stato di salute … dunque come potete immaginare tutto quello che riguarda la vita di una persona sia fisica che giuridica!

D: E ci sono già esempi concreti in tal senso?
Certo sia in ambito internazionale che nazionale… anzi ci vantiamo di aver scommesso 2 anni fa sulle potenzialità della Blockchain partendo dalla Campania. Ricordo che qualcuno ci dava del pazzo quando abbiamo ideato, proposto e progettato il primo corso di perfezionamento universitario per “i Professionisti della Blockchain” https://www.uniparthenope.it/bando/corso-di-perfezionamento-universitario-blockchain-professional-and-business-services .

L’Università Parthenope di Napoli ha creduto nella nostra idea e ad oggi stiamo lanciando la seconda edizione, che, per inciso, ha ricevuto un riconoscimento importante e un finanziamento dal MISE per il suo carattere sperimentale. Ai partecipanti (manager, c-level e studenti ) non viene raccontata la Blockchain bensì illustrata e insegnata attraverso l’utilizzo di applicativi di Blockchain di Operatori privati, nostri partners. Abbiamo anche emesso gli attestati di partecipazione in blockchain e certificato ai partecipanti – solo a coloro che hanno completato procedure di kyc- le attività di formazione e pratica sul libretto delle competenze.

D: Ci sono progetti anche per il mondo manifatturiero?
Certo! E’ stato da poco approvato un progetto presentato a FONDIMPRESA (“Tr.A.Ce.- Tracciabilità agroalimentare certificata”, Avviso Innovazione 1/2019 ) di 8 imprese del settore food&packaging, che hanno deciso di investire sulla Blockchain per la tracciabilità dell’intera supply chain, certificando in rete con i loro fornitori le materie prime, i processi di qualità, le operazioni di acquisto/vendita, offrendo così  la possibilità ai loro clienti e consumatori finali di verificare in tempo reale attraverso hashcode la veridicità delle informazioni.

Come potete capire dal valore percepito si passa al valore certificato e misurabile!
Altri progetti in via di approvazione sono nel settore sanitario per la tracciabilità e certificazione dei dati sanitari del paziente e altri nel settore agricoltura e catena del freddo, nota dolente degli operatori economici del nostro territorio, che si confrontano sempre più con operatori esteri sempre più pressanti – giustamente- sulla qualità e la chelf-life delle materie prime e dei prodotti finiti.

D: Per concludere, dunque, lunga vita alla Blockchain?
La tecnologia e i progetti descritti aprono la via a soluzioni interessanti che vanno sempre più incontro alle esigenze dei consumatori (consumi sostenibili e responsabili), ma anche nei confronti degli operatori pubblici (P.A. e autorità pubblico-private) e/o dei corpi intermedi sempre più “responsabili” (rif. Legge 231) dei dati emessi e contrapposti a terze parti.

La vera sfida aperta rimane, però, quella della open innovation: solo un’innovazione basata sulla condivisione di progetti, esperienze, know how e obiettivi porterà la Blockchain a espandersi e ad essere utilizzata non solo tra operatori privati ma anche pubblici, spianando la strada ad una nuova era: la smart economy e l’internet del valore!

Insieme ai nostri Partners, sia della formazione accademica e professionale, che del mondo della ricerca, costruiamo soluzioni in blockchain per il miglioramento dei processi intra-aziendali al fine di offrire al Made in Italy più possibilità di competere insieme ai players internazionali sulla scena globale.

dott. Giampiero Zito – Linkedin
Mediterraneo Lab 4.0

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